Monte Nevoso – Snežnik

C'è chi di neve non ne può piú e vorrebbe mettere le ciaspe in cantina, ma anche oggi finiscono in auto. La nostra prima tappa è Ilirska Bistrica dove troviamo un bar aperto ed una favolosa pekarna. Assaggiamo una brioche e facciamo scorta per la camminata, ma ci torneremo, tanto sarà sicuramente aperta, ha orario continuato fino alle 24 (se non la troviamo aperta abbiamo fatto decisamente tardi). Ora ci tocca la parte piú tortuosa, sulla stradina che porta a Sviscaki dopo una decina di chilometri l'asfalto lascia il posto allo sterrato. Ormai ci siamo abituati, in Slovenia lo sterrato è una costante per raggiungere i posti piú isolati. Parcheggiamo quasi alla fine della strada dove troviamo un gruppo di triestini che si stanno preparando a salire.
– "Buon giorno, andate sul nevoso? Servono le ciaspe?"
– "No l'altra settimana c'era neve, adesso sarà già di meno…".
Il fatto che l'ucio avesse scritto sulla maglia "MAESTRO DI IMPROVVISAZIONE" non ci ha fatto desistere dal seguire il suo consiglio. L'idea era quella di salire lungo il sentiero, ma vista la situazione della neve lasciamo perdere, seguiamo la comoda e larga stradina. Gli scarponi ogni tanto sprofondano nella neve primaverile, quello che è certo è che si stanno bagnando per bene, è altrettanto certo che le nostre ciaspe sono asciutte nel bagagliaio. Ad un certo punto sbuca il Nevoso, no è solo un miraggio, si tratta del Mali Snežnik, l'hanno messo lì appositamente per illuderci che la meta sia piú vicina. Solo dalla sella dove termina la strada ed inizia il sentiero si vede bene la nostra cima, facilmente distinguibile dal rifugio posto poco sotto la vetta. Il rifugio è aperto e nonostante la giornata non sia bellissima attira numerosi e variegati escursionisti:

  • escursionista in jeans;
  • escursionista in tuta sintetica (quelle bandite da anni perché ti puzza l'ascella anche guardando la TV sul divano);
  • escursionista classico, braghe di velluto e camicia a quadri;
  • escursionista caloroso che sale con le braghe a tre quarti (faceva parte del nostro gruppo);
  • scialpinisti con casco e piccozza.

Di ciaspe nemmeno l'ombra, in Slovenia non sono ancora una moda.
Il sentiero gira a sinistra in mezzo ai mughi tra il Mali e Veliki Snežnik, poi prosegue con una bella rampa finale sulla cresta di sinistra fino al rifugio. Noi però non ci fermiamo, andiamo a prendere un po' di vento sulla cima. Purtroppo il panorama che nelle giornate piú terse dovrebbe consentire la vista fino alle isole di Cres e Krk non lo vediamo proprio. Anzi tutt'intorno a noi girano dei bei nuvoloni scuri. Torniamo nei pressi del rifugio, dove riparati dal vento diamo fondo alle scorte, mentre gli altri nostri compagni si avventurano in un piatto di jota. Invece di aspettare gli altri decidiamo di fare due passi verso il Mali Snežnik. Dalla lunga cresta che collega le due cime si ha una bella vista del Nevoso con il rifugio. Poichè ci accorgiamo che la neve sulla quale stiamo camminando è stata riportata dal vento sopra i mughi e sfondare vorrebbe dire finire in mezzo ai rami, tagliamo lungo il pendio ricollegandoci al sentiero dell'andata. Ritornati sulla mulattiera raggiungiamo un bivio dove individuiamo i segni del sentiero che non abbiamo percorso all'andata. Il sentiero è sicuramente meno agevole ed implica anche qualche saliscendi il tutto però compensato da una magica luce che filtra tra gli alberi. Raggiungiamo l'auto e, una volta riunito il gruppo, ci attendono i migliori krapfen al cioccolato che abbia mai mangiato alla pekarna già visitata alla partenza.

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13 risposte a Monte Nevoso – Snežnik

  1. lor74cas ha detto:

    catemuggia: guarda che la mia affermazione era una critica agli italiani che usano le ciaspole solo per moda anche sulle piste battute. :wizard:

  2. anonymous ha detto:

    catemuggia writes:Saute a voi! a proposito di ciaspole, la Slovenia ha sempre praticato sport invernali, pertanto sci, ciaspole, speleo, canoe, escursionismo, sono "di casa", non centra nulla con le mode. A voi, felici escursioni!!

  3. anonymous ha detto:

    Malipavel writes:…..Parole sante……

  4. lor74cas ha detto:

    @andreamagari una volta a settimana 🙂

  5. anonymous ha detto:

    andrea writes:ts 11/11/09Ciao a tutti.Volevo condividere con voi la mia avventura di oggi.Partenza da solo da Sviscaki,salita in mezzo alla neve fino al rifugio della cima del "Nevoso"però chiuso(..ma lo sapevo).Sprofondando nella neve fino alle ginocchia(nn stò esagerando)decido di ritornare giù anche xchè se sprofondo qui da solo in qs periodo mi ritrovano al "disgelo".ritorno con il sole fotissimo che mi scalda finalmente le dita dei piedi oramai doloranti e messe a "esposizione".scendo e mi mangio 1 bel piatto meritato di gnocchi col goulash in paese.Tutti avremmo bisogno ql volta da soli di passare 1 giornata così lontano da tutto………

  6. lor74cas ha detto:

    @DorinoGrazie dei complimenti.Mi sa che conosci l'escursionista caloroso che sale con le braghe a tre quarti.

  7. anonymous ha detto:

    Dorino writes:Taccuino di Montagna diventa sempre più bello. Lascio volentieri le mie impronte su questo Fantastico sentiero. Mandi e Buine Mont da Dorino

  8. frivoloamilano ha detto:

    Le descrizioni degli escursionisti che incontri sono divertenti ed originali……tra un pò potresti pubblicare una raccolta!:) un saluto Frivoloamilano

  9. lor74cas ha detto:

    Giovanni non si è addormentato sulla tastiera digitandoROTFL (almeno credo) ma è un'abbreviazione usata nelle chat.

  10. anonymous ha detto:

    giovanni writes:

    >quelle bandite da anni perché ti puzza l'ascella anche guardando la TV sul >divano)ROTFL

  11. lor74cas ha detto:

    13,3 cm di diametro per un'altezza di 6,7 circa. Rimpiango ancora quella goccia di cioccolato che mi è caduta sull'asfalto.

  12. montagnesottosopra ha detto:

    sacrilego. Almeno se cadeva sulla terra sarebbe fiorito l'albero dei Krapfen

  13. montagnesottosopra ha detto:

    ma quanto grandi sono i Krapfen?

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